giovedì 17 marzo 2011

Pensieri

"E tutto insieme, tutte le voci,
tutte le mete, tutti i desideri,
tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male,
tutto insieme era il mondo.
Tutto insieme era il fiume del divenire,
era la musica della vita."             
                                          [Siddharta, Hermann Hesse]

E se un giorno ci svegliassimo, e apatici scoprissimo che la vita ci scorre ormai al fianco, senza provocare in noi più alcuna reazione? Se dolori, gioie, turbamenti e passioni non significassero più nulla, tutto a un tratto?
Sarebbe una sensazione lieta? Vale la pena alzarsi ogni giorno, affrontare la vita, prenderla di petto, così nella sua interezza? Quanti sono i giorni lieti e quante volte invece le giornate sembrano così assurde e dolorose da apparire irreali?
Avete mai toccato il fondo? Arrivare a realizzare che una piccola buca sia un posto più sicuro in cui nascondersi, non avere la forza neanche solo per pensare che sia possibile andare avanti....E poi, tutto a un tratto, dopo un tempo indefinito, realizzare che nulla è in grado di fermarti, se non tu stesso....e allora ti rialzi, reagisci, fai il primo passo verso la risalita dal fondo, e tutto ricomincia a girare... E ti senti invincibile.

"I sorrisi migliori, le gioie più grandi...nascono proprio lì dove calde lacrime hanno lasciato solchi di dolore"                                                                                [Khalil Gibran]

2 commenti:

  1. E' vero. Vale sempre la pena di affrontare la vita perché alle sofferenze segue qualcosa di meglio...e chi ha sofferto forse è in grado di apprezzarlo di più degli altri! :)

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